Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

mercoledì 17 giugno 2015

I vermi della terra (un racconto di R.E. Howard)

Uovo poché e asparagi
"Su quest'argomento ci fu tra i due... una deliberazione fatta con scambio d'occhiate..." Brillat-Savarin
Lago d'Orta, Piemonte - Sono al terzo antipasto nel ristorante le cui ex tre stelle-cappelli-forchettine mi avevano da sempre suscitato grande curiosità. La cucina è ottima e non capisco come la chef, donna indubbiamente sensibile, possa aver sposato l'uomo che si aggira in sala sempre pronto a inciampare nei propri sgambetti di spirito. Intanto mangio l'uovo poché, preparazione di gran moda e qui presentata in modo originale che io intepreto come una passeggiata nel bosco (più probabilmente nell'orto): gli asparagi sembrano rami caduti, il crumble di pane è la terra, le gelatine e i fondant alla lavanda evocano la flora, il cannolo un piccolo tronco e la spuma di parmigiano un laghetto di montagna. Il patron passa accanto al mio tavolo proprio mentre poso forchetta e coltello nel piatto (a proposito, quando si serve l'uovo poché si porta in tavola anche il cucchiaio) a indicare che ho finito e mimando spaventato stupore chiede: "Ma, ha mangiato anche la terra?". Vorrei rispondergli che quella che lui chiama "terra" ha lo specifico nome "crumble", le cui origini non affondano le radici nelle sue cucine ma in quelle inglesi e vorrei aggiungere che in un solo anno il crumble che imita la terra l'ho trovato nel piatto almeno mezza dozzina di volte, ma mi trattengo in nome del profilo basso da mantenere e rispondo: "Spero nei germogli!" (e penso ai vermi, chissà perché). Ma lui deve avere l'ultima parola e prosegue evocando la medesima battuta (un caposaldo del suo repertorio, quindi) che da una coppia era stata presa alla lettera e mentre l'uomo era rimasto tranquillo la signora blablabla... Eccolo lì, pronto a esternare l'ennesima malignità nei confronti delle donne poco avvezze a penetrare le sottili ragnatele del suo implacabile humor rimanendoci intrappolate come mosche sceme. Le mie labbra non si arricciano nell'atteso Sorriso e spero che lo sguardo trasmetta il messaggio. Qui c'è un maschilista che oggi non la passa liscia ...continua

Nessun commento:

Posta un commento