Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

venerdì 9 novembre 2012

Il ventre dell'architetto

Nuovo Teatro dell'Opera del Maggio Musicale Fiorentino
"Esprimo il mio parere con tanta maggior fiducia in quanto esso si fonda su fatti..." Brillat-Savarin 
Firenze, Toscana - Sarà perché, nonostante sia domenica, mi sono alzata presto per seguire un convegno di cinque ore, sarà perché sono a Firenze ma piove, sarà perché uscita dal convegno sono andata in hotel a cambiarmi e non ho fatto in tempo a mangiare, si, sarà soprattutto il digiuno il motivo della mia tolleranza zero: da qualunque poltrona di qualunque fila della vasta Galleria del Nuovo Teatro dell'Opera del Maggio Fiorentino si vede solo la metà superiore del palco e solo restando diritti come fusi (meno male che assisto a un concerto, e se fosse stata un'opera?). Parafrasando il titolo di un bellissimo film di Peter Greenaway, se la mia giustificazione è il digiuno, quella dell'architetto che ha progettato un'intera sezione del teatro dalla quale si vede poco o niente di ciò che accade sul palco è l'aver mangiato troppo? 

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